lunedì 1 giugno 2020

DAD: l’anticamera dell’Innovazione

La creatività costituisce la fonte primaria dell'innovazione, è lo strumento che permette di proporre nuove idee, nuove proposte, nuovi percorsi. 
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose” (Albert Einstein).  
L’Innovazione, però, non esclude a priori la tradizione, innovazione e tradizione sono i punti cardini, che devono  accompagnare la comunità scolastica nella sua evoluzione. 
La collettività deve essere  dinamica ed acquisire  una nuova dimensione attraverso la ricerca e la sperimentazione: 
deve  ri-pianificare, ri-organizzare, ri-strutturare, reinventare. 
Nell’epoca dell’innovazione continua, la scuola deve essere al passo con i tempi. 
È indispensabile creare una comunità che sia solidale, che superi le barriere e la frammentarietà, che impari  a collaborare e condividere, superando l’individualismo e l’egoismo: una comunità che accetti il principio della reciprocità e l’importanza dell’azione del team. 
 Il singolo docente mette in circolo le proprie idee, non restando isolato nella sua azione  didattica. Pertanto anche lo studio delle singole discipline cambia, superando la frammentarietà. Il team crea dei percorsi, lavorando per nodi concettuali, al fine di sviluppare nello studente la capacità di identificare modelli e connessioni tra elementi apparentemente non correlati. 
È essenziale innescare nuove trasversalità tra saperi diversi,  bisogna allora lavorare sul discente, la cui  mente deve saper spaziare in varie  aree con le relative correlazioni. 
Deve sviluppare la consapevolezza del proprio stile di apprendimento, essenziale per imparare ad agire e a valutare e sviluppare le competenze per un apprendimento permanente. 
Lo studente deve sviluppare altresì le competenze digitali, deve essere in grado di selezionare il materiale che la rete offre ed usare con  dimestichezza  le nuove tecnologie. 
Il digitale presenta differenti vantaggi: permette la comunicazione  in contemporanea a largo raggio, il superamento delle barriere spazio- temporali, registrazioni audio, di lavorare in maniera sincrona e asincrona, di creare bacheche virtuali per repository, un livello di concentrazione potenziato nella lezione in diretta, la collaborazione e la condivisione a distanza. 
Personalmente per  un’ azione didattica efficace ed efficiente considero la metodologia di Blended learning, approccio misto in presenza e a distanza il massimo che si possa attuare per conseguire gli obiettivi. Un giudizio che scaturisce dalla mia esperienza di docente. 
L’innovazione è certamente impegnativa, poiché  equivale a rivoluzionare in parte i propri metodi, la propria routine, ma l’evoluzione è ormai alla base di tutto, i nostri studenti non possono rimanere lontani da un mondo lavorativo, che richiede nuove figure. Pertanto è essenziale calibrare la formazione in funzione delle nuove richieste delle professionalità emergenti.
Lo studente deve prepararsi  a diventare  cittadino globale, anche attraverso  lo studio delle lingue straniere. 
In conclusione, è essenziale implementare  dei percorsi  in una prospettiva olistica dell'Educazione, creando   nuove competenze per  nuovi  lavori, al fine di  prevedere meglio il futuro.